Tutto iniziò in dicembre 2007....
e il richiamo fu talmente forte, che ancora oggi in agosto di ogni anno, si consegnano nella Missione e a tutta la popolazione piccoli progetti ideati insieme a loro, dopo aver raccolto fondi tutto l'anno, con manifestazioni e serate informative.
E' difficile cercare di trasmettere tutto ciò che si trova, l'Africa mi ha dato tanto e mi ha fatto capire parecchie cose che prima ignoravo, ho imparato ad apprezzare le piccolezze della vita che qui in occidente sono normalità e che qui vengono sepolte dalla nostra quotidianità.
Molte cose ho ,esso a fuoco e impresse nella mente, alcune delle tante che mai dimenticherò sono lo sguardo e il sorriso di quei bambini, che nonostante siano poveri, sporchi, affamati, ammalati, con i vestiti strappati e scalzi, gli si legge in viso la voglia di vivere. E' indescrivibile quello che ho provato e cosa provo ancora quando mi abbracciano e mi tengono la mano o semplicemente mi guardono con uno sguardo strano. Loro, i bambini di KIPENGERE, mi hanno trasmesso un pò della loro forza, e loro di forza ne hanno parecchia, sia fisica che interiore.
Inoltre mi sono commosso osservando i bambini e le donne che ci onoravano con canti e balli, oppure semplicemente guardando il cielo al tramonto o un cielo pieno di stelle.
Ogni momento che penso a KIPENGERE e ai luoghi vissuti, mi viene in mente la gente magnifica, ospitale, accogliente e divertente, e penso che mai niente e nessunoriuscirà a strappargli il sorriso.
Quando si vive al limite delle 'umane' possibilità ti rendi conto di quali sono i veri valori della vita, le cose materiali rimangono a quota '0', vale la pena invece vivere per una vera amicizia, per un sorriso, un abbraccio, un bacio, per la musica, la danza e l'euforia....
Se ogni uno di noi passasse anche solo un piccolo periodo a KIPENGERE, sono sicuro che cambierebbero molte cose, abbiamo tanto da imparare da loro, più di quanto possiate immaginare.